

Nazione di residenza: Messico
Regione: Quintana Roo
Provincia: Solidaridad
Città: Playa del Carmen
Seconda lingua:
Pizzaiolo dal:
Il nostro protagonista, Matteo Fabbian, ha risposto con schiettezza e tanto entusiasmo alle nostre domande finalizzate a conoscere meglio lui, la sua famiglia, la sua vita, come è nata la passione per la pizza e i suoi progetti futuri, non dimenticando di esprimere un suo parere sui social network. "Beh sulla mia famiglia non saprei che dire, esordisce Matteo, mia madre è infermiera, mio padre fotografo, non ho ricordi di loro due insieme, sono separati da quando avevo 2 anni, ho un fratello più giovane di 2 anni e un fratello più piccolo da parte di mia madre, ho passato metà della mia infanzia vivendo con mia madre e l'altra metà vivendo con mio padre, non posso fare a meno di ringraziarli con tutto il cuore per aver creduto in me anche nei momenti peggiori". Con irruenza ci descrive il suo nucleo di provenienza, una famiglia allargata, ora diventata una situazione comune, ma non sempre facile da gestire." La passione per la pizza, ci racconta, è nata per caso, mi è sempre piaciuto cucinare, avrei voluto fare una scuola alberghiera per diventare chef ma per motivi che non sto qui a spiegare, ho frequentato un istituto tecnico finchè la passione per la cucina ha preso il sopravvento. Ho lasciato la scuola e mi sono iscritto ad un corso di pizzaiolo, e successivamente a un corso di panificazione-panetteria, da li ho iniziato la carriera inizialmente facendo il pane per un ristorante pizzeria e successivamente mi sono offerto nella stessa pizzeria di aiutare gratis nel reparto pizzeria per far pratica, pian piano visto il mio impegno e passione mi hanno assunto e son diventato ufficialmente pizzaiolo e successivamente anche cuoco." Una tenacia da premiare, fatta di impegno, sacrificio ed abnegazione. E' una vera e propria dichiarazione d'amore quella di Fabbian per questo settore." Il mondo della gastronomia, ma soprattutto quello della panificazione mi affascina, mi incanta; per me è come magia, non è lo stesso che cucinare, l'impasto è vivo, ha una sua vita, cresce e si modifica ed è una gioia riuscire a creare qualcosa di straordinario partendo da due ingredienti basici e poveri come acqua e farina. Se non è questo amore.... "Come ho detto prima ho frequentato un piccolo corso per pizzaioli di 20 ore e un ottimo corso di panificazione di 250 ore, dove ho avuto la fortuna di avere un maestro fantastico, un panettiere in pensione che amava il mestiere più di chiunque altro, la passione per il pane gliela si leggeva negli occhi, nella maniera di impastare, di toccare l'impasto, il pane, e nella maniera di spiegare e di renderci partecipi e soprattutto ci teneva nel tramandare le ricette e le metodologie di lavoro come da tradizione, come si faceva una volta, praticamente tutti gli impasti erano con metodo biga, molti con l'utilizzo di lievito madre oltre a varie varianti utilizzando polish o autolisi, molte ricette sono di pani "antichi" o pani tradizionali che quasi non si producono più e soprattutto la maggior parte delle ricette contengono grani particolari come grano saraceno, farro, segale, mais, semola di riso e molti altri." Il nostro pizzaiolo dimostra una particolare conoscenza di ingredienti, tecniche e preparazione e una voglia sconfinata di migliorarsi. Come ho detto prima, continua a raccontare, ho avuto la fortuna di aver un maestro eccezionale che mi ha trasmesso la sua passione per il pane e gli impasti, io non ho fatto altro che applicarla nel settore pizza. Il rapporto col primo titolare è stato ottimo, ho iniziato insegnando a fare il pane al pizzaiolo, poi mi ha permesso di fare pratica nella pizzeria e finalmente son diventato pizzaiolo, dopo qualche mese mi ha permesso di aiutare il cuoco in cucina a pranzo e ho imparato molto anche li, finchè il cuoco per vari motivi è stato licenziato e ho preso il suo posto, quindi lavoravo a pranzo in cucina e la sera in pizzeria, ho lavorato per loro 3 anni. In queste parole c'è tutta la stima e la riconoscenza. La rete mi è stata d'aiuto per trovare il mio primo lavoro all'estero, più precisamente in Messico, nella regione della Baja California Sur, e con questo ci conferma l'importanza dei Social Network. Attualmente lavoro come dipendente in una pizzeria nella riviera Maya, Caraibi Messicani, più precisamente a Playa del Carmen, è una storia lunga, facendola breve, stavo andando in Messico per lavorare in Baja California Sur, ho fatto scalo a Madrid dove ho conosciuto un altro italiano che stava andando in Messico però dall'altro lato: Playa del Carmen, mi ha proposto di aprire una pizzeria con lui e dopo 6 mesi di lavoro in Baja California mi sono spostato, l’ho raggiunto ed eccoci qua, abbiamo avverato il sogno di cui parlavamo in un aereo." Come è strana la vita, fatta di incontri e circostanze fortunate e il suo racconto ce lo dimostra." Ci troviamo a Playa del Carmen, riviera Maya, Mexico, il paese più visitato dei Caraibi Messicani, il locale non è nel centro turistico, ma in una zona residenziale, è una piccola pizzeria principalmente d'asporto, abbiamo 3 tavolini per chi si vuole fermare a mangiare e un banco con degli sgabelli, ma c'è in progetto di ampliare facendo un giardino esterno." Il nostro Matteo quindi non si ferma, progetta e pianifica il suo futuro." Sinceramente in futuro per migliorarmi continuerò a fare quello che sto facendo adesso, ossia sperimentare, sperimentare e sperimentare il più possibile, divertirmi provando differenti metodologie d' impasto, provando tutte le farine diverse che riesco a trovare e scrivermi tutti i procedimenti e i vari risultati degli esperimenti nel mio quaderno. Sicuramente la prima pizzeria dove ho lavorato in Messico mi ha fatto crescere molto, è stata una scuola, mi sono fatto le ossa lavorando in situazioni non proprio favorevoli, era un paesino nel deserto, quindi un clima caldissimo e con difficoltà di reperire buoni ingredienti e attrezzature professionali, ho lavorato con farine basiche del supermercato con w bassissimi e con strumenti per niente professionali, il tutto accompagnato da un clima per niente favorevole. Le difficoltà non lo spaventano. "Devo dire che nella mia pizzeria mi piace variare, preparo impasti differenti, principalmente utilizzando metodo biga o autolisi, qualche volta preparo impasti con farina di soya ma soprattutto amo preparare ed è molto apprezzato l'impasto con farina integrale e qui nella zona sono l'unico a farlo, come pizze particolari sto giocando con prodotti tipici messicani: attualmente faccio una pizza bianca con: mozzarella ,platano macho (una tipologia di banana che si cucina),formaggio oaxaca artigianale (è un formaggio tipico di una regione messicana ),pepe nero, olio all'aglio e origano e mi sto preparando una ricetta per una pizza con nopales (cactus). Fabbian è indiscutibilmente un grande, da come parla e dalla professionalità che dimostra. Non ho mai partecipato a campionati, confessa; la mia soddisfazione più grande è vedere i clienti felici che apprezzano il lavoro che faccio e mi fanno molti complimenti. Per il momento, ammette durante la chiacchierata, non penso al futuro, cerco di concentrarmi in quello che faccio cercando di dare sempre il massimo, poi sono convinto che impegnandosi e amando il mestiere le cose vengono da sè. Piedi per terra, ambizione e concretezza caratterizzano il nostro pizzaiolo." Chiaramente, continua a conclusione dell' intervista, non posso fare a meno di ringraziare Pizza.it per l'ottimo lavoro che sta facendo per tutta la categoria di pizzaioli, mettendo a disposizione informazioni, su eventi, corsi, campionati, materie prime, novità e annunci di lavoro riguardanti il nostro fantastico mestiere. "Grazie mille a tutti voi, un abbraccio, conclude Matteo. A noi non resta che firmare l' intervista a quattro mani.
Matteo Fabbian con Paola Copertino